venerdì 25 ottobre 2013

Come nasce una statua in bronzo....TECNICA DELLA FUSIONE A CERA PERSA!


Recentemente ho assistito a un'interessante visita guidata alla Fonderia Battaglia di Milano, storica sede di produzione di tantissime statue civili e private, tra cui numerose statue funebri del Cimitero Monumentale di Milano ( e non solo...) Un esempio è la famosa Ultima Cena dell'Edicola Campari...una delle tombe più famose!



Vi siete mai chiesti come nasce una scultura in bronzo? Il procedimento è piuttosto complesso e le tecniche non sono univoche, ma cercherò di spiegarvi brevemente uno dei procedimenti più diffusi della fusione a cera persa.
 
Il primo passo è modellare una statua in creta "armata" all'interno per evitare fratture. La statua è forgiata nelle dimensioni volute e viene detta "anima". Per il naturale restringimento dovuto alla cottura, l'anima, una volta cotta, diventa terracotta, leggermente più piccola del risultato finale.

Su questo si stende uno spessore di cera (generalmente rossa, ma il colore varia a seconda della fonderia) che ricrea le dimensioni definitive dell'opera. La modellazione della cera deve essere particolarmente accurata in tutti i dettagli, poiché è da essa che dipende l'aspetto finale della statua.

Al modello sono applicati alcuni canalini in cera che segnano il percorso che dovrà effettuare il bronzo fuso per realizzare la statua.
La struttura sarà quindi dotata di un imbuto per l'entrata del metallo fuso,  un canale principale e diversi canali secondari distribuiti a lisca di pesce dal basso verso l'alto per controllare l'afflusso del liquido.


Il modello, in seguito, è ricoperto di terra refrattaria lasciando sporgere l'imbuto per la colata, gli scarichi e gli sfiati della cera. Viene di nuovo cotto in forno, a fuoco lento  e  in modo da lasciar sciogliere e colare via, tramite gli sfiatatoi, tutta la cera. Lo spazio che si è venuto a generare viene riempito dal bronzo, immesso dall'imbuto, che viene fuso alla temperatura di 1010 C.

Il bronzo, entrando nell'intercapedine, forma la statua, che ha uno spessore pari a quello della cera eliminata.In seguito, il modello è lasciato raffreddare per procedere con gli scalpelli allo smantellamento della terra refrattaria (scoccaggio), e successivamente vengono eliminati i canali dei getti.



In seguito, lo scultore, può procedere con una raschiatura meccanica della statua, tramite sabbiatura, per ottenere una superficie satinata, o alla lucidatura con l'aiuto di un brunitoio.

Tutto questo grazie a un incontro organizzato dall'Associazione Amici del Monumentale che organizza visite guidate ed eventi interessanti, proprio come questo! Per maggiori info www.amicidelmonumentale.org.

Un'esperienza veramente unica che consiglio a tutti!