lunedì 22 giugno 2015

Storie di paese...la galleria dei ritratti nel Cimitero di Cologno Monzese!

Signorina, aspetti un attimo,  mi sento apostrofare due secondi dopo aver scattato una foto alla tomba di un ragazzo, appena varcata la soglia di ingresso nel Cimitero Comunale di Cologno Monzese, cittadina alle porte di Milano, famosa per essere sede degli studi televisivi della Mediaset.
Ho il timore che la signora si sia indispettiva per quello che sto facendo, ma la sua aria sorridente che trapela sul volto mi fa capire che probabilmente il mio gesto non le ha dato poi così tanto fastidio. Ma io anticipo qualsiasi critica: Buongiorno, sono una ricercatrice, studio l'arte nei cimiteri, spero non le abbia dato fastidio il fatto se sto fotografando alcune tombe interessanti di questo cimitero...io sono di Milano!
La donna sorride...Ma si figuri, anzi, mi fa piacere, quella è la tomba di mio nipote...poverino, morì molto giovane, lo investirono...era uno studente modello, era il primo della classe e amava studiare. Purtroppo sua mamma non c'è più e ora sono l'unica a venirlo a trovare. Anzi, era ieri l'anniversario della sua morte, e io me ne sono dimentica... 
Ci fermiamo a parlare, la signora mi racconta che la scultura è stata eseguita da uno sculture famoso all'epoca (anni 50) a Cologno, a cui sono state commissionate numerose opere tra cui anche la Madonna in una chiesa vicina ( ma che io stupidamente non mi sono appuntata e ora non ne ricordo più il nome...). Doveva essere un bambino sorridente e allegro, così come sorride fiero ancora a chi passa a trovarlo, col libro dei compiti in mano e vestito elegante con tanto di cravatta e completo.


E' una giornata calda di fine maggio, è quasi mezzogiorno e devo tornare a Milano: saluto la signora e continuo la scoperta di questo piccolo cimitero che avevo già avuto modo di visitare di sfuggita qualche tempo prima, ma di cui posso approfondirne ora la conoscenza  dal momento che ho un'oretta di tempo libero.



Un cimitero senza grandi pretese: pianta rettangolare, con facciata senza dubbio edificata durante un ampliamento successivo alla fase iniziale dei lavori. Una cosa particolare colpisce però la mia attenzione: tra statue di madonne, lapidi standardizzate e vasi di fiori colmi ( eh si...per fortuna qua è ancora abitudine diffusa andare a pregare sulla tomba del proprio caro...) ci sono numerose statue più o meno recenti che raffigurano uomini vestiti di tutto punto con abiti che molto probabilmente hanno indossato in vita: frangenti di vita resi eterni nel bronzo e tesi a raffigurare individui che hanno voluto lasciare un ricordo di sè. Il brigadiere morto prematuramente, il signore elegante con al collo una medaglia aggiunta in seguito da un proprio caro, l'appassionato di ciclismo, il ragazzo tragicamente morto sulla propria moto, il giovane calciatore. Non tombe anonime, come la standardizzazione contemporanea delle sepolture ormai vuole, ma sculture che riportano i tratti somatici dei defunti: guardate le foto sulle lapidi, non sono forse state prese come modello per delineare i tratti del volto delle statue? Scultore che ci parlano di defunti e che ci fanno capire quando fosse importante per loro, ma anche per la famiglia, farsi ricordare dopo una morta prematura, dopo un tragico evento che ha segnato per sempre la vita dei cari rimasti a pregare. Interessata ai dettagli delle sculture, quale io sono, soprattutto le vesti e gli abiti scelti, il mia attenzione è stata attratta dal giovane uomo, appoggiato con la mano destra alla propria lapide, con pettinatura anni '70 (così come compare nella foto), ma anche dal ragazzo che indossa un giacchino alla moda, con tanto di colletto rialzato e capelli impomatati all'indietro.

Sculture che parlano da sole, ritratti di persone comuni le cui storie sono rimaste impresse nella comunità locale e che facilmente ritornano a galla ogni volta che si visita il camposanto. Un'usanza diffusa in una realtà più ristretta come quella di Cologno Monzese, difficilmente riscontrabile in una città come Milano, dove sono solo le persone famose e che sono salite agli onori di cronaca di cui ci si ricorda.

Vi ricordate il Cimitero di Seregno, anche lì le abitudini non erano poi tanto diverse!




 



 



Guardando il cimitero dal punto di vista artistico, pochissime statue artisticamente importanti.  A parte un rilievo di bronzo eseguito da Antonio Rescaldini, autore di numerose opere niente di meno che al Cimitero Monumentale di Milano, ho notato solo qualche lapide di marmo raffigurante colonne spezzate o donne oranti ai lati del sepolcro.

Il cimitero è facilmente raggiungibile coi mezzi: a lato della fermata della Metro, linea verde, fermata Cologno Centro...se doveste capitare da queste parti...vi invito a visitarlo!

Presto vi parlerò di una cripta sconosciuta ai più, ma mooolto importante!  :-)

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