domenica 26 gennaio 2014

Visita al Cimitero di Monza

Una giornata splendida oggi,  l'ideale per visitare un cimitero, uno che da tempo  avevo nella lista "da vedere": il  Cimitero Urbano di Monza. Pochi minuti di visita insieme alla mia compagna di Servizio Civile: manca poco al tramonto e non abbiamo molto tempo per andare alla scoperta delle bellezze che si celano in questo luogo.

Progetto del Cimitero di Antonio Sant'Elia
Ubicato alla fine del lungo viale alberato dedicato a Ugo Foscolo, venne a sostituire  il vecchio Cimitero di San Gregorio, ritenuto ormai insufficiente per una città in via d'espansione come Monza. Nel 1911 fu bandito un concorso a cui parteciparono numerosi architetti tra cui il Futurista Antonio Sant'Elia:  il progetto vincitore fu quello ideato da Ulisse Stacchini (che avrebbe successivamente vinto un altro importante concorso, quello per l'edificazione della Stazione Centrale di Milano, e artista già attivo al Cimitero Monumentale del capoluogo meneghino) I lavori si protrassero per alcuni anni, e vennero portati a termine soltanto nel 1930.

Il viale principale
Pur non disponendo di una facciata vera e propria, già in lontananza lungo Viale Foscolo si nota l'imponente Cappella di culto che sovrasta il viale principale del Cimitero. Coi sui motivi decorativi in cotto e il tiburio che sorregge la lanterna all'estremità, costituisce una valido esempio di edificio costruito in stile romanico lombardo. Lungo il vialone centrale si ergono i monumenti più antichi e degni di essere ricordati: numerosi scultori e architetti attivi altrove, come per esempio nella vicino Milano, hanno lasciato opere nel camposanto di Monza.


Proetto Monumento Caprotti di Antonio Sant'Elia
Giannino Castiglioni, celebre per uno dei portali del Duomo di Milano, o Ernesto Bazzaro, famoso per la milanese Ca' di Ciapp hanno lasciato il proprio segno in questo luogo. Ma non solo...anche Antonio Sant'Elia edificò il Monumento sepolcrale a Gerardo Caprotti (1913), una delle rare opere progettate ed effettivamente realizzate dall'Architetto, collocata prima in San Gregorio e ivi trasferita solo in seguito alla chiusura del vecchio camposanto negli anni '30. Passeggiando per i viali è possibile imbattersi anche in lavori di Enrico Pancera, autore del Monumento ai Caduti della Città, o Geminiano Cibau, noto ceramista che lavorò per la Richard Ginori sotto la direzione artistica di Giò Ponti.


Artisti famosi e autori meno noti che hanno voluto omaggiare i defunti con opere assolutamente originali.  La tomba che riporta la statua di un partecipante della StraMilano, con tanto di pettorale e numero di gara, l'aereo che sta precipitando raffigurato su una lapide a ricordo di un giovane pilota morto nella Grande Guerra e soli 28 anni,  la statua di un bambino che si aggrappa ai suoi sci, deceduto probabilmente in un tragico incidente sulle piste...un " paese" vero e proprio che racconta la storia dei suoi abitanti...

Il Cimitero conserva molte altre tombe degne d'attenzione, che sicuramente avremo modo di conoscere e studiare in altra occasione...

Un "piccolo grande" cimitero cittadino all'ombra dell'imponente Monumetale...da visitare!





(foto d'epoca dal sito www.lombardiabeniculturali.it)